Fuori i colpevoli.
Il magistrato, che procede d'ufficio in mancanza, a oggi, di una denuncia da parte dei familiari della vittima, ha
già raccolto la deposizione di chi, a partire dalla sera del 15 ottobre scorso, ha avuto a che fare con Cucchi. In
procura, quindi, sono stati già sentiti alcuni carabinieri che hanno arrestato il giovane, diversi agenti di polizia
penitenziaria che lo hanno poi preso in custodia e il medico del tribunale che visitò Cucchi il giorno dell'udienza di convalida dell'arresto e verificò diverse lesioni.
In aula, ha accertato il pm Barba che ha acquisito il cd della registrazione, Cucchi, apparso in condizioni di salute piuttosto serie, non avrebbe raccontato niente a nessuno e nessuno dei presenti (come il pm d'udienza Emanuele Di Salvo, il giudice Maria Inzitari, lo stesso difensore d'ufficio Giorgio Rocca) avrebbe notato nulla di sospetto. Resta il fatto che, convalidato l'arresto e trasferito in carcere, Cucchi, nel giro di pochissimo tempo, è finito in ospedale dove morirà sei giorni dopo. Il pm Barba dovrà mettere a verbale nei prossimi giorni la deposizione di altri carabinieri, di altri agenti della penitenziaria e del ragazzo cui Cucchi cedette la droga. Agli atti dell'inchiesta risulta, poi, che il 31enne pesava 42 chili al momento dell'ingresso a Regina Coeli e 37 quando è morto.
Fonte: Il Tempo ( www.iltempo.it)
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