Frammenti di una vita esplosa. ( tratto da www.fantscienza.com) di Giovanni De Matteo.

William S. Burroughs nacque a St. Louis il 5 febbraio del 1914, in una famiglia economicamente agiata. Suo nonno William Seward Burroughs I (1855-1898) era stato un celebre inventore, progettista di macchine da calcolo, fondatore della American Arithmometer Company, rinominata alla sua morte Burroughs Adding Machine Company in suo onore e divenuta infine Burroughs Corporation nel 1953. La società, che negli anni Cinquanta giunse ad essere la principale produttrice di calcolatrici d’America, prima di avviarsi verso un lento e inesorabile declino era già fuori dalle mani della famiglia, ma la cessione dei diritti sui brevetti del nonno gli avrebbe garantito una minima rendita per quasi tutto il resto della sua vita.Sua madre, Laura Hammond Lee (1888-1970), era figlia di un pastore protestante, suo padre, Mortimer Perry Burroughs, un antiquario. La Depressione intaccò la solidità economica della famiglia, ma non fino alla rovina. Nell’infanzia trascorsa a St. Louis, il piccolo Burroughs cominciò prestissimo a dimostrare inquietanti passioni. Sognava di diventare da grande commissario delle fogne della città, ma poi fu distolto dal suo intento da una nuova passione: per lui la scrittura cominciò a configurarsi fin da subito come un tentativo di autoanalisi. Il suo esordio letterario è segnato dall’Autobiografia di un lupo, in cui rivelava una precoce attitudine a immedesimarsi nelle personalità meno convenzionali. Con gli anni dell’adolescenza arrivarono poi la droga e le armi: con la sua calibro 22 passava i pomeriggi esercitando la mira sui polli. Dopo essere rimasto ferito a una mano nel tentativo di confezionare delle munizioni casalinghe, durante il ricovero si compì il suo incontro fatidico con la morfina. Negli anni che seguirono il giovane Burroughs avrebbe cercato nei paradisi artificiali un improbabile rifugio dai suoi incubi.Frequentò la John Burroughs School a St. Louis prima di trasferirsi nel New Mexico, dove passò alla Los Alamos Ranch School. In quegli anni, che si rivelarono importanti per la sua formazione anche se inaspettatamente pesanti, Burroughs tenne un diario segreto in cui documentava la sua passione erotica per un compagno di scuola. A sedici anni ingerì un intero flacone di cloridrato, rischiando di morire: gli andò bene, ma fu espulso dalla Los Alamos. Terminò così gli studi superiori alla Taylor School di St. Louis, nel 1932. Appassionato di poesia ed etnologia, s’iscrisse ad Harvard. A New York, negli anni dell’università, entrò in contatto con la sottocultura omosessuale. Suo compagno nella scoperta del nuovo mondo dei locali notturni di Harlem e del Greenwich Village fu Richard Stern: un giorno, per gioco, Burroughs gli puntò contro una calibro 32 pensando che fosse scarica e solo la prontezza di riflessi di Stern e una inusitata dose di fortuna risolsero l’incidente con un buco nella parete, ridimensionandolo a uno sventurato presagio.Laureatosi nel 1936 in letteratura inglese con una tesi in antropologia, Burroughs seguì la scia di tanti espatriati americani ritrovandosi in un’Europa sull’orlo della distruzione. Il tradizionale tour europeo per festeggiare la laurea mutò in un incubo quando Burroughs si trovò ad assistere all’invasione delle divise naziste per le strade di Vienna, preludio dell’Anschlussdell’Austria al Terzo Reich che si sarebbe compiuto due anni più tardi. A Dubrovnik conobbe Ilse Klapper, intraprendente ebrea tedesca. Per sottrarla all’avanzata dell’orda nazista, Burroughs la sposò aprendole la via per gli Stati Uniti. Una via che condivisero per poco, una volta ottenuto per lei il passaporto: di ritorno a New York ognuno se ne sarebbe andato per la propria strada, anche se dopo il divorzio sarebbero rimasti in rapporti d’amicizia per diversi anni.

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